“Forse non sarà stata la scelta economicamente più giusta, ma in questo momento storico è stata la migliore”, così il Sottosegretario Baretta ha commentato l’approvazione del Decreto Cura Italia. Misura straordinaria che – prosegue il Presidente di AReS- “ci espone a rischi, è vero. Ed è per questo che è necessario subito un massiccio piano europeo. Ma la scelta che il Governo ha fatto ci ha messo nelle condizioni di stare dalla parte dei cittadini, di affrontare l’emergenza sanitaria ed economica insieme, con lo stesso spirito di solidarietà di popolo che ha segnato i grandi momenti della nostra storia”.

Il decreto, approvato dal Consiglio dei ministri, è stato firmato capo dello Stato Sergio Mattarella e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, ed è in vigore dal 16 marzo 2020. Complessivamente il provvedimento autorizza per l’emergenza coronavirus l’emissione di titoli di Stato per un importo fino a 25 miliardi di euro per il 2020. L’importo massimo di emissione di titoli pubblici, in Italia e all’estero, al netto di quelli da rimborsare e di quelli per regolazioni debitorie, passa pertanto da 58 a 83 miliardi di euro per il 2020.

Dalle famiglie alle imprese, dagli ammortizzatori sociali ai liberi professionisti, dai lavoratori dipendenti agli artigiani, il decreto costituisce una ricca cassetta degli attrezzi per sostenere tutte le fasce della popolazione in questo difficile momento. Vediamo alcune delle principali misure di sostegno.

 

Cura Italia: le misure per potenziare la capacità di intervento del Sistema sanitario, della Protezione civile e degli altri soggetti pubblici impegnati a fronteggiare l’emergenza sanitaria

Innanzitutto il provvedimento dà il via libera all’assunzione di 20 mila addetti per il Sistema sanitario nazionale come medici, infermieri e operatori socio-sanitari. Abolita l’abilitazione alla professione medica tramite esame di stato, basterà la laurea. Viene incrementato il Fondo per le emergenze nazionali per garantire il pagamento dell’immane lavoro che il personale attualmente impiegato sta svolgendo in questi mesi. Aumenteranno i posti letto in terapia intensiva e nelle unità di pneumologia e malattie infettive.

Verranno inoltre assegnati finanziamenti alle imprese produttrici di dispositivi medici e dispositivi di protezione individuale, come mascherine e respiratori. Infine ci sono fondi per la pulizia straordinaria e per la sanificazione degli ambienti.

Sostegno ai lavoratori e alle aziende per fronteggiare l’emergenza Coronavirus

Il secondo filone entro cui si muove il decreto riguarda il sostegno ai lavoratori e alle aziende, con l’obiettivo che nessuno perda il posto di lavoro a causa dell’emergenza.

La cassa integrazione in deroga viene estesa all’intero territorio nazionale, a tutti i dipendenti, di tutti i settori produttivi. I datori di lavoro, comprese le aziende con meno di 5 dipendenti, che sospendono o riducono l’attività a seguito dell’emergenza epidemiologica, possono ricorrere alla cassa integrazione guadagni in deroga con la nuova causale “COVID-19” per la durata massima di 9 settimane. Tale possibilità viene estesa anche alle imprese che già beneficiano della cassa integrazione straordinaria.

Per quanto riguarda i lavoratori autonomi e le partite IVA è riconosciuto un indennizzo di 600 euro, su base mensile, non tassabile. L’indennizzo riguarda una platea di quasi 5 milioni di persone: professionisti non iscritti agli ordini, co.co.co. in gestione separata, artigiani, commercianti, coltivatori diretti, coloni e mezzadri, stagionali dei settori del turismo e degli stabilimenti termali, lavoratori del settore spettacolo, lavoratori agricoli. Viene inoltre istituito un Fondo per il reddito di ultima istanza con una dotazione di 300 milioni di euro come fondo residuale per coprire tutti gli esclusi dall’indennizzo di 600 euro, compresi i professionisti iscritti agli ordini.

A seguito della sospensione del servizio scolastico, a sostegno dei genitori lavoratori è prevista la possibilità di usufruire, per i figli di età non superiore ai 12 anni o con disabilità in situazione di gravità accertata, del congedo parentale per 15 giorni aggiuntivi al 50% del trattamento retributivo. In alternativa, è prevista l’assegnazione di un bonus per l’acquisto di servizi di baby-sitting nel limite di 600 euro, aumentato a 1.000 euro per il personale del Servizio sanitario nazionale e le Forze dell’ordine.

 

Nel Cura Italia il sostegno a famiglie e imprese

Il terzo fronte oggetto del Decreto riguarda il sostegno alla liquidità delle famiglie e delle imprese

Per evitare a imprese e nuclei familiari la carenza di liquidità sono stati previsti numerosi interventi, anche attraverso la collaborazione con il sistema bancario. Tra i più importanti ci sono: una moratoria dei finanziamenti a micro, piccole e medie imprese (che riguarda mutui, leasing, aperture di credito e finanziamenti a breve in scadenza); il potenziamento del fondo centrale di garanzia per le piccole e medie imprese, anche per la rinegoziazione dei prestiti esistenti (si rinvia al documento ufficiale per il dettaglio di tutte le misure); il rafforzamento dei Confidi per le microimprese, attraverso misure di semplificazione; l’estensione ai lavoratori autonomi e semplificazione dell’utilizzo del fondo per mutui prima casa; misure per l’incremento dell’indennità dei collaboratori sportivi; la costituzione presso il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale di un Fondo per la promozione integrata, finalizzato a sostenere l’internazionalizzazione del sistema Paese; l’immediata entrata in vigore del volatility adjustment per le assicurazioni; norme sul rimborso dei contratti di soggiorno e sulla risoluzione dei contratti di acquisto di biglietti per spettacoli, musei e altri luoghi della cultura, con la previsione del diritto al rimborso per le prestazioni non fruite sotto forma di voucher di pari importo al titolo di acquisto, da utilizzare entro un anno dall’emissione; l’istituzione di un fondo emergenze spettacolo, cinema e audiovisivo e ulteriori disposizioni urgenti per sostenere il settore della cultura.

 

Sospesi e posticipati tasse e versamenti e affitti commerciali: tutte le misure che riguardano il fisco ai tempi del COVID-19

Infine verranno adottate importanti misure in campo fiscale, allo scopo di evitare che obbligazioni e adempimenti aggravino i problemi di liquidità.

Sospesi i versamenti delle ritenute, dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi per l’assicurazione obbligatoria per i mesi di marzo e aprile, insieme al versamento Iva di marzo. I settori interessati sono: turistico-alberghiero, termale, trasporti passeggeri, ristorazione e bar, cultura (cinema, teatri), sport, istruzione, parchi divertimento, eventi (fiere/convegni), sale giochi e centri scommesse. Sono inoltre sospesi i termini degli adempimenti e dei versamenti fiscali e contributivi per contribuenti con fatturato fino a 2 milioni di euro (versamenti IVA, ritenute e contributi di marzo).

Per gli operatori economici ai quali non si applica la sospensione, il termine per i versamenti dovuti nei confronti delle pubbliche amministrazioni, inclusi quelli relativi ai contributi previdenziali ed assistenziali ed ai premi per l’assicurazione obbligatoria, dal 16 marzo viene posticipato al 20 marzo.

Momentaneamente disapplicato il versamento della ritenuta d’acconto per professionisti senza dipendenti, con ricavi o compensi non superiori a euro 400.000 nel periodo di imposta precedente, sulle fatture di marzo e aprile.

Sono sospesi sino al 31 maggio 2020 i termini relativi alle attività di liquidazione, di controllo, di accertamento, di riscossione e di contenzioso, da parte degli uffici dell’Agenzia delle entrate; così come risultano sospesi i termini per la riscossione di cartelle esattoriali, per saldo e stralcio e per rottamazione-ter.

Ai lavoratori con reddito annuo lordo fino a 40.000 euro che nel mese di marzo svolgono la propria prestazione sul luogo di lavoro (non in smart working) viene riconosciuto un premio di 100 euro, non tassabile (in proporzione ai giorni lavorati);

Per le imprese vengono introdotti incentivi per gli interventi di sanificazione e di aumento della sicurezza sul lavoro, attraverso la concessione di un credito d’imposta, nonché contributi attraverso la costituzione di un fondo INAIL; analoghi contributi sono previsti anche per gli enti locali attraverso uno specifico fondo.

Per quanto riguarda gli affitti commerciali, a negozi e botteghe viene riconosciuto un credito d’imposta pari al 60% del canone di locazione del mese di marzo.

Sono sospesi fino al 31 maggio 2020 i versamenti dei canoni di locazione e concessori relativi all’affidamento di impianti sportivi pubblici dello Stato e degli enti territoriali per le associazioni e società sportive, professionistiche e dilettantistiche, che operano sull’intero territorio nazionale.

Il decreto introduce, inoltre, misure per il ripristino della funzionalità degli Istituti penitenziari e per la prevenzione della diffusione del COVID-19 nelle carceri.

Questi in sintesi i principali provvedimenti contenuti nel Cura Italia, una imponente manovra emergenziale di spesa che dimostra che l’Italia è uno Stato sociale e in questo momento va dimostrato. “La scelta che il Governo ha fatto – commenta il Sottosegretario Baretta – ci ha messo nelle condizioni di stare dalla parte dei cittadini, di affrontare l’emergenza sanitaria ed economica insieme, con lo stesso spirito di solidarietà di popolo che ha segnato i grandi momenti della nostra storia”.

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