(dal sito Ytali.com)

Bene ha fatto Michele Mognato, in un recente intervento su questa rivista (Riprendiamoci la città), a richiamare l’attenzione di tutti alla prossima scadenza elettorale per il Comune di Venezia. Il tempo passa veloce e non sarebbe la prima volta che si arriva a prendere le vere decisioni troppo a ridosso. Possiamo aspettare le ormai imminenti elezioni europee che, essendo totalmente proporzionali, rifuggiranno dallo stressante dibattito sulla larghezza del “campo” nel quale si contorce il centro sinistra, ma presenteranno una competizione esplicita tra i partiti. Ma, subito dopo, già nel commentare quel risultato, dovremo mettere la barra del timone nella direzione delle amministrative.

Nel farlo, però, conviene partire proprio da una precisa affermazione di Mognato, secondo cui: “alleanza civica e politica, programma e candidatura devono crescere e camminare insieme, da subito”. È così! Solo applicandosi a questo criterio potremo rendere finalmente contendibile la nostra città. In un altro passaggio del suo scritto Michele utilizza il temine: “generosamente” per indicare il metodo di approccio al quale invita tutti.

Non si tratta di una esortazione moralistica (che comunque non guasta), ma di un preciso parametro politico che consiste nel mettere davanti a tutto (e a tutti!) gli interessi collettivi della città, che ha assolutamente bisogno di politiche nuove, fresche ed efficaci, che la restituiscano ad una progettualità che la sottragga alla condizione di periferia di sé stessa nella quale versa Mestre, rilanciandone, invece, le evidenti potenzialità e alla pratica del palcoscenico globale, ma ormai privo di “attori” locali, nel quale versa la città insulare.

Generosità politica vuol dire, dunque, disponibilità reciproca a ricercare insieme la strada che consenta di riprenderci la città. Le condizioni ci sono. Più di altre volte. Entrambi gli schieramenti dovranno cimentarsi nel proporre candidature nuove; potranno, quindi, guardare più al futuro che al passato. Lasciando ai “padri nobili” il prezioso, ma discreto, compito di aiutare e sostenere, non di dare ricette. Per questo le regole di ingaggio per dare vita alla più ampia possibile coalizione siano chiare dal principio e conosciute ai cittadini. In quest’ottica la definizione delle candidature del Sindaco e del Consiglio Comunale vanno di pari passo, e direi con altrettanto impegno, con le candidature nelle municipalità. Il coinvolgimento diretto e costante del territorio è una delle chiavi principali della credibilità collettiva di chi si candida a governare.

I grandi problemi di Venezia e del suo territorio sono tutti ancora aperti e non sarà l’illusione ottica di una candidatura di centro destra che venga da fuori, fosse anche dalla regione o dal Parlamento a risolverli. Per questo il centro sinistra deve giocare la partita fino in fondo, assumendosi sin d’ora la responsabilità di costruire un programma che, come si diceva una volta, “parta dal basso” e progetti i prossimi dieci anni di governo della città.

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