La straordinaria vicenda della giovane svedese Greta Thunberg meraviglia e appassiona. La sindrome Asperger, di cui soffre, ha reso la sua azione semplice, efficace e autentica.
Sono ormai milioni i ragazzi e i giovani in Europa e nel mondo che scendono in piazza con cortei colorati e fantasiosi e chiedono con determinazione agli adulti un’azione immediata e decisa di lotta ai cambiamenti climatici.
Le ragioni sono semplici: gli scienziati dell’IPCC dell’ONU (gruppo Intergovernativo sui Cambiamenti Climatici, composto da circa 2.500 ricercatori) hanno aggiornato le analisi e le proiezioni sull’accelerazione dei cambiamenti climatici, chiedendo di anticipare al 2050, rispetto alla precedente indicazione del 2075, il pareggio delle emissioni di CO2 tra quelle emesse a causa delle attività umane e quelle assorbite dai fenomeni naturali, quali la vegetazione forestale, la superficie degli oceani e la fertilità dei suoli. Altrimenti gli sconvolgimenti climatici saranno crescenti, irreversibili e fuori da ogni possibilità di governo umano.
L’allarme di Greta: “La casa brucia e dobbiamo agire”
Greta ha assunto semplicemente le verità degli adulti: “Ci mandate a scuola per studiare e imparare la scienza, ma poi quando la scienza dice che siamo in allarme rosso per la salvaguardia della vita dell’umanità, voi adulti sostanzialmente fate gli indifferenti. Allora a cosa serve studiare? In altre occasioni Greta ha dichiarato: “Io credo nella scienza e vivo nel panico per il mio futuro”. E ancora: “Sciopero a scuola, per lottare contro il Clima”. E per diverse settimane, la sua presenza costante davanti al Parlamento svedese ha fatto breccia nell’opinione pubblica e soprattutto nella rete dei social ha raccolto le adesioni e le manifestazioni di sostegno di tantissimi ragazzi e giovani.
Il suo intervento all’assemblea generale della COP24 a Katowice in Polonia, nel dicembre del 2018, è stato altrettanto semplice sintetico e incisivo “La casa brucia, dobbiamo agire”.
Greta e l’incontro con il Papa
Da oggi e fino al 19 aprile, Greta è in Italia per Fridays for future, la manifestazione di Piazza del Popolo con i giovani attivisti, ma l’incontro più importante è senz’altro quello con Papa Francesco.
Perché anche Papa Francesco ha lanciato un grido di allarme per le sorti dell’umanità a causa dei cambiamenti climatici già nel maggio del 2015 e, come Greta, anche il Papa nell’enciclica Laudato Sii, novità assoluta per le encicliche papali, parte dai dati della scienza. Qui il primo capitolo è sostanzialmente un resoconto delle dichiarazioni del gruppo degli scienziati dell’ONU. Come Papa Francesco, anche Greta, dopo l’assunzione dei dati della scienza, pone l’urgenza dell’agire per cambiare subito il modo di fare e vivere la nostra vita.
L’incontro di oggi ha suggellato questa comunanza di intenti e sensibilità. “Il Santo Padre – come riporta il direttore della Sala stampa della Santa Sede, Alessandro Gisotti – ha ringraziato e incoraggiato Greta Thunberg per il suo impegno in difesa dell’ambiente, e a sua volta Greta, che aveva chiesto l’incontro, ha ringraziato il Santo Padre per il suo grande impegno in difesa del creato”.
Studiare, cambiare, agire. Le tre parole fondamentali di Papa Francesco e Greta Thunberg.
#Greta è a #Roma, ha incontrato il @Pontifex_it . Tra i due sorrisi e una calorosa stretta di mano. La giovane attivista svedese, diventata il simbolo della protesta contro i cambiamenti climatici aveva il cartello: ‘Join the climate strike”#ANSA https://t.co/4AYpwMdCAk
— Agenzia ANSA (@Agenzia_Ansa) 17 aprile 2019
Il ruolo dei sindacati
E i sindacati? Il sindacato mondiale, che partecipa ai meeting internazionali dell’Onu, ha subito aderito e accolto le indicazioni degli scienziati ponendo la questione della transizione equa e solidale alla nuova economia a zero emissioni di carbonio. Ha così sottolineato che non devono essere i lavoratori e i più deboli a pagare i costi della trasformazione dell’economia, promuovendo due giornate mondiali per il clima. Il 26 giugno in ogni luogo di lavoro sarà chiesto ai manager quali sono i programmi per la de-carbonizzazione delle proprie attività economiche, mentre il 23 settembre i sindacati scenderanno nelle strade per il clima.
Il sindacato europeo ha assunto le posizioni del Parlamento europeo per il pareggio del bilancio della CO2 al 2050, cioè una riduzione accelerata delle emissioni di CO2. I sindacati italiani – Cgil, Cisl e Uil – stanno intensificando le loro attività sul tema del clima e la Fai, la federazione dei lavoratori del settore agricolo-forestale-alimentare ha proclamato la prima giornata nazionale di mobilitazione per l’Ambiente il prossimo 5 maggio.
PS: Si raccomanda la lettura del libro scritto da Greta e dalla sua famiglia “La nostra casa è in fiamme” edito da Mondadori-La Repubblica. Il sottotitolo, mio personale “Umanità e clima”.