Ancora una volta l’Occidente (o quel che ne rimane) dimostra la volatilità della sua memoria e l’incapacità di comprendere l’intrinseco legame tra i vari avvenimenti e misfatti che la politica mondiale ci presenta ogni giorno.
Certo per un cittadino europeo è molto più immediato sentire prioritariamente la preoccupazione per le conseguenze che porteranno i dazi americani, lo è un po’ meno la guerra russa che continua a colpire l’Ucraina ma ancora meno lo sono i massacri, il genocidio che il governo di Israele sta perpetrando a Gaza come nel resto della Palestina. Non parliamo poi delle guerre africane, delle dittature latinoamericane o di quelle dell’estremo oriente: queste non rientrano minimamente nei pensieri e nelle preoccupazioni di noi europei!
Eppure a ben guardare il legame tra i dazi trumpiani e i massacri israeliani è ben evidente: tutti questi avvenimenti sono la risultante drammatica di una politica sempre più cattiva, senza regole, che si alimenta di calcoli e informazioni false, di bullismo internazionale, di crudeltà personale, di triplogiochisti sulla pelle di donne e bambini inermi, di operatori di pace, di soccorritori.
Nei giorni scorsi l’esercito israeliano ha attaccato e ucciso 15 operatori della Mezzaluna Rossa palestinese (l’equivalente della nostra Croce Rossa), sostenendo che le ambulanze erano a luci spente e quindi erano irriconoscibili in quanto soccorritori. BUGIE!!! Un video, verificato dal New York Times, dimostra che le ambulanze avevano luci e lampeggianti accessi e le persone erano tutte abbigliate con gli indumenti rossi dei soccorritori.
Sono stati uccisi perché agli abitanti di Gaza, ai palestinesi, non deve essere concessa nessuna speranza di essere soccorsi, nessuna tregua neanche per i feriti, i bambini, gli operatori umanitari. Devono andarsene da Gaza o morire!
Eppure, nonostante tutto ciò, gli abitanti di Gaza dimostrano la loro resilienza e il loro coraggio, organizzando manifestazioni per chiedere che Hamas lasci la striscia, che Israele si fermi, che possano rientrare gli aiuti umanitari perché a Gaza, non si muore solo di bombe e proiettili ma anche di fame. Ci vuole tanto coraggio, forse quello della disperazione, per manifestare apertamente contro Hamas in quel luogo e in quelle circostanze!
Eppure anche questa situazione e questo ennesimo crimine di guerra non hanno ricevuto nessun segno di incoraggiamento l’una o dì indignazione l’altro da parte delle cancellerie occidentali tutte occupate a guardarsi il loro ombelico. Dobbiamo indignarci, dobbiamo protestare, dobbiamo solidarizzare concretamente con tutti coloro che stanno subendo queste atrocità.
L’Europa non può pensare che la democrazia e il benessere si possono difendere soltanto entro i propri confini. Se davvero vuole essere l’esempio virtuoso della democrazia, della libertà, della giustizia sociale, del diritto internazionale, allora non può chiudere gli occhi, voltarsi da un altra parte rispetto allo scempio di umanità a cui stiamo assistendo.
La mia infinita tristezza diventa sgomento quando vedo che anche a casa nostra si sono abbassati toni e convinzione