“Il discorso di Enrico Letta all’Assemblea del Partito democratico apre uno scenario nuovo nella politica italiana. Sia per le linee programmatiche non scontate, sia per la prospettiva elettorale non rinunciataria, sia per l’idea di politica e di partito. Si profila l’intenzione, esplicita e caparbia, di fare del Pd il protagonista di una nuova stagione riformista, motore di un’ampia alleanza per battere le destre”.

Lo ha scritto Pier Paolo Baretta sul suo blog di Formiche. Per l’esponente Dem:

“Letta indica una prospettiva che, senza alcuna apparente rottura con il passato remoto o immediato del Pd, realizza una svolta profonda nell’impostazione e nella percezione del suo partito”.

A detta dell’ex sottosegretario al Mef dei governi Letta, Renzi, Gentiloni e Conte II sono i giovani i protagonisti dell’intervento del neo segretario del Pd.

“I passaggi dedicati al gap generazionale sono molto intensi. La formazione, la cultura, l’insegnamento, la competenza, i talenti, la politica per la natalità, la riscoperta dello Ius soli e il voto ai sedicenni sono le carte che Letta mette sul tavolo per dimostrare che, come dice, ha ‘i giovani nel cuore'”.

Per Baretta, infine, l’appeal di Letta non basterà:

“Servirà la capacità di rianimare un corpo politico e di partito che arriva affaticato a questo appuntamento e che dovrà fare della speranza che si avverte oggi un impegno quotidiano”.

Leggi l’intervento di Baretta su Formiche.

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