Ci siamo. Domenica e lunedì prossimo si voterà per eleggere il nuovo Presidente della Regione Lazio. Per il futuro di Roma e della nostra Regione è di fondamentale importanza l’elezione di Alessio D’Amato, l’assessore alla sanità che in questi ultimi anni ha condotto il Lazio fuori dal commissariamento ereditato dalle amministrazioni della destra e che ha bloccato gli investimenti sulla sanità pubblica, trasformando la nostra Regione  in un esempio europeo per la gestione delle vaccinazioni contro il Covid.

Insieme alle elezioni regionali, stiamo anche celebrando il congresso nazionale del Partito Democratico. La sezione a cui sono iscritto è sempre stata la sede storica del Nuovo Salario. Uno spazio aperto nel giorno della nascita del PD e dedicato alla partigiana Giovanna Marturano. Anche quest’anno la sezione sarà una di quelle con più iscritte ed iscritti di Roma. È aperta quasi tutti i giorni e ci potete trovare li anche il sabato mattina. Il nuovo Partito Democratico non potrà che ripartire dai presidi territoriali che mantengono un rapporto di fiducia con le persone. Se nonostante le sconfitte, il PD è ancora il principale partito del centrosinistra lo si deve a questa presenza territoriale, assicurata da donne e uomini che alzano serrande, montano gazebi, ascoltano,si incontrano e pungolano gli amministratori locali. Da amministratore locale ho deciso di sostenere alla segreteria del Partito Democratico il governatore dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini, che mi sembra abbia tutte le caratteristiche per rilanciare un partito che ha bisogno di essere rappresentato a livello nazionale da chi ha uno stretto rapporto con i territori e le persone. Mi auguro che queste siano le ultime primarie per eleggere il segretario e che dal prossimo futuro le primarie vengano usate per selezionare chi dovrà rappresentarci come Parlamentare, visto che l’attuale legge elettorale non ce lo consente. Non è un caso che si vincano le amministrative dove candidiamo persone che hanno un legame forte con i cittadini. Dobbiamo fare lo stesso nel partito, dando più valore alle segretarie e ai segretari delle sezioni che vengono scelti da centinaia di persone.

A proposito di amministratori locali, sono davvero orgoglioso dell’adesione al Partito Democratico del giovane consigliere della Lista Civica Gualtieri Giancarlo Cesarei. Giancarlo rappresenta la rigenerazione e il rinnovamento. E’ una persona preparata che si occupa di innovazione tecnologica, analisi dei dati e start up. Ha davvero una marcia in più e sono convinto sarà capace di favorire quel rinnovamento di idee di cui il Partito Democratico ha assolutamente bisogno. Troverà nel Partito Democratico una squadra di consiglieri municipali come Federica Rampini, Filippo Maria Laguzzi, Nicoletta Funghi e Antonio Comito da sempre impegnati per migliorare e difendere la qualità della vita dei residenti.

In conclusione voglio anche rendere conto del lavoro che ho fatto in questo primo anno di amministrazione a Roma. A questo link è possibile leggere un report della mia attività politica, che lungi dall’essere onnicomprensivo dell’attività svolta dall’amministrazione comunale nel suo complesso, racconta quello che è il mio personale diario di bordo di questo primo anno di consiliatura nell’Assemblea Capitolina di Roma. All’interno della pubblicazione completamente digitale troverete link a documenti, video e anche il link al report del Sindaco che riassume l’intera attività svolta dall’amministrazione. Realizzare un report completamente digitale è stata una scelta voluta che si sposa con l’idea di una città che investe sulla forestazione urbana per calmierare le conseguenze del cambiamento climatico. Pensate che il mio primo intervento in Assemblea Capitolina durante il bilancio dello scorso anno è stato proprio per illustrare l’emendamento con il quale abbiamo stanziato 10 milioni di euro per piantare un milione di alberi nei prossimi anni.

Roma si amministra non soltanto avendo un Sindaco serio e capace come quello che abbiamo eletto, ma anche grazie ad una squadra coesa e preparata. Non a caso, infatti, all’interno di questo rendiconto troverete molti riferimenti ad assessori e consiglieri capitolini con i quali ho lavorato quotidianamente su tanti temi importanti che aspettavano una soluzione da anni. Leggerete quindi la narrazione di una visione collettiva, quale è quella che stiamo costruendo al fianco del Sindaco. Sono consapevole che ci sia ancora moltissimo da fare per far tornare Roma la città che amiamo e in cui meritiamo di vivere. È un lavoro che richiederà ancora tempo, perseveranza, determinazione, passione e tanta, davvero tanta, pazienza.

(dal blog di Riccardo Corbucci)

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