È ripreso il dialogo tra industriali e sindacati, dopo le polemiche che hanno caratterizzato le scorse settimane. Ieri i vertici di Confindustria e Cgil, Cisl Uil si sono incontrati per discutere soprattutto di contratti, un tema che ha infuocato l’estate e che aveva determinato una spaccatura tra i rappresentanti di Viale dell’Astronomia e quelli delle organizzazioni sindacali.

Ieri, dopo oltre tre ore di confronto, i protagonisti hanno definito “utile” l’incontro, servito a riavvicinare le posizioni sulle modalità di rinnovo dei tanti contratti ancora aperti. Il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, ha assicurato che c’è la volontà di rinnovare i contratti, definiti “lo strumento per ridisegnare l’industria del futuro”.

La segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan, sul quotidiano “La Stampa” ha ricordato le priorità dei sindacati: in primis la conferma della bontà del Patto per la Fabbrica, ribadito nell’incontro di ieri, e poi “un ragionamento su come il lavoro si fa comunità, puntando sulla produttività, senza dimenticare che è un parente stretto della qualità del lavoro e della giusta retribuzione”. Grande attenzione, però, anche al digitale e allo smart working.

Ad oggi i lavoratori privati in attesa del rinnovo del contratto di categoria sono oltre 10 milioni: si calcola che sia scaduto ben il 61,6% dei contratti di lavoro, un vero record. A proposito di record (sempre negativi): nel corso dell’incontro Confindustria ha assicurato che entro il mese di settembre sarà rinnovato il contratto della sanità privata, scaduto da ben 14 anni. Mentre resta da sciogliere il nodo del contratto degli alimentaristi, siglato dai sindacati con tre associazioni datoriali su 14. Tra i contratti scaduti ci sono anche quelli della meccanica, del legno arredo, della moda, delle calzature, delle pelli.

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