Con l’approvazione, nel settembre 2015, di Agenda 2030 per la prima volta è nato un impegno comune da parte di tutti gli Stati membri delle Nazioni Unite per sradicare la povertà nel mondo e raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs).
Venice city solution 2030, un dibattito sulle esperienze di sviluppo sostenibile delle comunità locali
Venice City Solutions 2030 è stato un evento italiano organizzato da Aiccre (Associazione Italiana per il Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa) con l’associazione mondiale UCLG (Città Unite e Governi Locali) e tre Agenzie ONU di dibattito sugli SDGs di caratura mondiale, ispirato da un principio di concretezza: discutere sulle esperienze dei governi locali per metterle in pratica attraverso un confronto internazionale.
Rappresentanti dei governi centrali e locali, Università, Terzo settore e settore privato, 140 persone provenienti da ogni parte del mondo: dalla Costa d’Avorio all’Uruguay, dalla Spagna all’Uganda, dalla Bosnia alla Repubblica democratica del Congo, dalla Giordania al Perù, dalla Costa Rica alla Mauritania, dal Togo al Messico, dal Pakistan all’Etiopia, dalla Tanzania al Montenegro, dal Benin al Burundi, dal Nepal all’Uganda. E poi ancora ospiti dall’Arabia Saudita, dal Ciad, dall’Uganda, dall’Afghanistan e da molti Paesi europei, si sono ritrovati a Venezia.
I lavori sono strati strutturati e ordinati in “percorsi tematici” contraddistinti da colori come gli SDGs:
- il blu ha analizzato le strategie nazionali per il finanziare l’attuazione degli SDGs a livello locale
- il verde ha esaminato i dati disponibili per tracciare l’allineamento dei budget per localizzare l’Agenda 2030
- il giallo ha messo in evidenza come i governi locali stanno rendendo l’Agenda 2030 una realtà a livello locale
- il rosso la dinamicità delle economie locali per realizzare l’Agenda 2030.
Tra i relatori che hanno poi interagito con gli ospiti presenti in sala: Mahmoud Mohieldin, vicepresidente senior del Gruppo Banca Mondiale; Stefano Bonaccini, Presidente Aiccre e del Ccre (Consiglio europeo dei Comuni e delle Regioni), nonché Presidente della Regione Emilia Romagna; Emilia Saiz, Segretario Generale Città Unite e Governi Locali; David Jackson, Direttore delle Nazioni Unite, Agenzia Capital Development Fund; Diana Lopez, Head office di UN-Habitat; Amita Gill, Local Governance Specialist, United Nation Development Programme; Pier Paolo Baretta, sottosegretario al Ministero dell’Economia e delle Finanze ai tempi della sottoscrizione dell’Agenda da parte del Governo italiano e Presidente di ReS.
UCLG Secretary General @UCLG_Saiz will conduct the final discussion of #VeniceCitySolutions2030 to identify recommendations to bring to #HLPF2019 Financing the SDGs at local level is the more effective way to make them a reality for all! #FinancingLocalSDGs #LocalizingSDGs pic.twitter.com/3ajfr3ZAOF
— Diana Lopez C (@dianitalop) 15 novembre 2018
I risultati di Venice City Solution per Agenda 2030
L’evento di Venezia ha tra l’altro contribuito a:
- accelerare l’attuazione degli SDGs a livello locale
- identificare meccanismi di sostegno finanziario per i governi locali e regionali per l’attuazione dell’Agenda 2030
- creare consapevolezza sulla necessità che i governi locali e regionali dispongano delle risorse finanziarie necessarie per attuare l’Agenda 2030
- individuare pratiche e iniziative esistenti, sia a livello locale che nazionale, su come i diversi Paesi si stanno adoperando per far sì che gli SDGs siano una realtà a livello locale e per tutti
- condividere le strategie nazionali che i diversi stati membri stanno mettendo in atto per finanziare gli SDGs a livello locale
- contribuire a istituire meccanismi di dialogo tra i governi centrali e locali per il raggiungimento degli SDGs a livello locale.
Gli obiettivi futuri
Non vi è più tempo da perdere: nel mondo circa 800 milioni di persone rimangono cronicamente denutrite e non hanno accesso a cibo sufficiente, e troppi bambini non concludono un ciclo completo di istruzione. Gli SDGs si impegnano a porre fine alla povertà estrema in tutte le sue forme, compresa la fame, e invitano tutte le persone a godere di un accesso universale ai servizi sociali essenziali e alle infrastrutture di base entro il 2030. Molte risorse naturali ed ecosistemi essenziali per il benessere umano e sociale, vengono minacciati o distrutti, come la perdita di biodiversità, l’inquinamento, la scarsità d’acqua e la contaminazione del suolo.
Prof Varini #UNISM a #VeniceCitySolutions2030 :”progettare non solo oggetti, ma coscienze sostenibili. Le relazioni tra le persone sono alla base dello sviluppo, non solo l’economia”. @aiccrenazionale @IlaBugetti @uclg_org @DavideRigallo @Platforma4Dev @dianitalop pic.twitter.com/DX13P3FAI0
— Carla Rey (@CarlaRey1969) 16 novembre 2018
Il cambiamento climatico non è più una minaccia futura, ma una dura realtà attuale. Stiamo già osservando le conseguenze delle temperature globali più elevate, come le variazioni dell’intensità e della durata degli eventi meteorologici estremi e dell’acidificazione dell’oceano. Gli SDGs si impegnano a proteggere il pianeta dal degrado, anche attraverso la produzione e il consumo sostenibili e la gestione sostenibile delle risorse naturali, nonché intraprendendo azioni urgenti per affrontare i cambiamenti climatici.
A causa di eventi meteorologici estremi, in Italia negli ultimi 8 anni vi sono state più di 160 vittime, più di 45.000 sfollati e gravi danni alle infrastrutture in più di 200 Comuni. A Venezia la marea dello scorso 29 ottobre ha raggiunto il livello eccezionale di 156 cm e nel Bellunese sono franate le montagne d i boschi sono stati rasi al suolo. Il mondo deve passare a modelli di consumo e produzione sostenibili che non esauriscano le risorse naturali: la popolazione e la crescita economica continueranno ad aumentare ulteriormente le pressioni planetarie e esacerberanno l’esclusione sociale e la disuguaglianza. I rapidi cambiamenti tecnologici e la globalizzazione stanno guidando un aumento dei redditi globali, ma anche un aumento delle disuguaglianze tra e all’interno dei paesi. Gli attuali modelli di crescita non stanno fornendo abbastanza lavoro dignitoso, specialmente per i giovani che non hanno competenze e formazione adeguate, e stanno portando a una disoccupazione diffusa.
Le donne continuano ad essere economicamente sottovalutate ed escluse in molti paesi e regioni del mondo. Il rapido invecchiamento della popolazione può lasciare gli anziani in condizioni disastrose a meno che non siano in atto politiche appropriate. E i gruppi vulnerabili, come le persone disabili e indigene, rimangono emarginati ed esclusi dalla piena partecipazione socioeconomica. In Italia il tasso di disoccupazione è pari all’11% e la crescita delle disuguaglianze di reddito inizia a colpire le regioni del Nord, che si sommano a quelle del Sud Italia.
“Promuovere gli SDGs significa promuovere anche la pace tra i popoli, promuovere buone forme di governo, dello stato di diritto, dei diritti umani, delle libertà fondamentali, un accesso equo ai sistemi di giustizia, nonché la lotta alla corruzione e il contenimento dei flussi finanziari illeciti. Istituzioni efficaci e inclusive sono necessarie per prevenire ogni forma di abuso, sfruttamento, tratta, tortura e violenza.
Promuovere gli SDGs significa promuovere anche la pace tra i popoli, promuovere buone forme di governo, dello stato di diritto, dei diritti umani, delle libertà fondamentali, un accesso equo ai sistemi di giustizia, nonché la lotta alla corruzione e il contenimento dei flussi finanziari illeciti. Istituzioni efficaci e inclusive sono necessarie per prevenire ogni forma di abuso, sfruttamento, tratta, tortura e violenza.
Vorremmo che Venice City Solution 2030 di Aiccre diventasse un appuntamento fisso annuale con attori mondiali che si occupano di SDGs. Anche perché gli Obiettivi riguardano tutti i Paesi del mondo e coinvolgono per l’attuazione tutti i livelli di governo: locale, nazionale, internazionale. È un tema, quello degli SDGs che inizia a diventare prioritario nelle agende nazionali ed internazionali.
L’Agenda 2030 richiede infatti un rinnovato partenariato globale per il raggiungimento degli SDGs. I governi di oggi devono coordinarsi con un ampio spettro di attori, come le imprese multinazionali, i governi locali, gli organismi regionali e internazionali, le Università e le organizzazioni della società civile. Responsabilità e trasparenza saranno sempre più importanti a tutti i livelli della società per garantire i diritti umani, civili e ambientali.
“Si decide a livello locale, ci si organizza a livello mondiale, ma si deve agire a livello personale se si vuole cambiare il mondo.
Ne abbiamo parlato a Venezia perché molte di queste sfide dipenderanno dalla pianificazione locale e dall’erogazione dei servizi nelle città, luoghi di consumo e della produzione mondiale. Si decide a livello locale, ci si organizza a livello mondiale, ma si deve agire a livello personale se si vuole cambiare il mondo.
Ed è necessario riportare l’essere umano non solo al centro del mondo, ma anche al centro del nostro agire!