Il Presidente Conte ha firmato il Dpcm 17 maggio (in allegato) – attuativo del Decreto-Legge n° 33 del 16/05 – recante le nuove misure per il contenimento dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 e che sono in vigore dal 18 maggio.
Un decreto che, ha dichiarato il Presidente del Consiglio in conferenza stampa, “ci consente di entrare a pieno regime nella fase due”. Nuove misure che tengono conto di dati incoraggianti dal punto di vista della curva epidemiologica e “confermano che gli sforzi collettivi fin qui fatti hanno prodotto i risultati attesi: è sceso il numero dei malati, dei contagiati, dei decessi, è aumentato il numero dei guariti”. Parallelamente in questi mesi il Governo ha lavorato per il potenziamento delle strutture ospedaliere con la predisposizione di nuovi posti in terapia intensiva e sub-intensiva, nonché disponendo maggiori controlli con i tamponi e con i test sierologici. “In definitiva – ha concluso la premessa il Premier – siamo nella condizione di affrontare questa fase due con fiducia ma anche senso di responsabilità”. Vediamo quali sono le importanti novità contenute nel nuovo dpcm.
Da lunedì 18 maggio ci si può spostare all’interno della Regione senza nessuna limitazione: quindi via alle autocertificazioni e le relative motivazioni dello spostamento. Riprende anche la vita sociale, riprendono gli incontri con gli amici. Come per le prime visite ai congiunti dopo il lockdown, rimane d’obbligo la distanza interpersonale di almeno un metro e l’uso della mascherina. Rimane naturalmente il divieto di uscire di casa per chi è positivo al virus, per chi viene posto in quarantena, così come rimangono limitazioni per chi ha sintomi riconducibili al Covid-19, che dovrà rimanere a casa.
Resta anche il divieto di creare assembramenti di persone in luoghi pubblici. Più in generale, in questa fase, come per gli incontri tra amici, bisognerà comunque rispettare la distanza di un metro e la raccomandazione è di portare sempre con sé la mascherina che peraltro va indossata obbligatoriamente in alcuni specifici luoghi.
Per quanto concerne la dibattuta possibilità di muoversi tra Regioni, il nuovo decreto prevede che fino al 3 giugno gli spostamenti interregionali saranno possibili solo per motivi di lavoro, salute e urgenza. A partire da tale data, se i dati continueranno ad essere incoraggianti, oltre che su tutto il territorio italiano, sarà possibile viaggiare all’interno degli Stati dell’Unione europea, senza obbligo di quarantena per chi arriva in Italia.
Le riaperture dal 18 maggio
Ma il tema che il motore economico del Paese attendeva con maggior ansia e apprensione riguarda le riaperture. Ebbene, per quanto riguarda le attività commerciali, dal 18 maggio riapriranno i negozi di vendita al dettaglio (quali ad esempio abbigliamento, calzature ecc.), le attività legate alla cura della persona (parrucchieri, barbieri e centri estetici), così come le attività per la ristorazione (bar ristoranti, pizzerie, gelaterie, pub, ecc.). Il tutto a condizione che le Regioni accertino che la curva epidemiologica sia sotto controllo e che vengano adottati protocolli di sicurezza.
Sempre a partire da lunedì potranno riprendere la loro attività gli stabilimenti balneari, così come potranno riprendere gli allenamenti degli sport di squadra e riapriranno i musei. Il tutto sempre nel rispetto dei protocolli di sicurezza specifici.
Dal 18 maggio è prevista anche la ripresa delle celebrazioni liturgiche e religiose in ossequio alle disposizioni di sicurezza stabilite nei protocolli firmati nei giorni scorsi dal Governo e dalle rappresentanze delle varie comunità religiose.
Il Presidente Conte, infine, ha annunciato che dal 25 maggio è stata programmata la riapertura di palestre, piscine, centri sportivi e che dal 15 giugno potranno riprendere le loro attività cinema e teatri. Da tale data, inoltre, “sarà a disposizione dei nostri bambini un ventaglio di offerte varie a carattere ludico-ricreativo. E qui devo ringraziare ancora una volta gli enti locali per aver collaborato proficuamente all’elaborazione di questo ventaglio di attività e di offerte”.
Come avvenuto per i precedenti decreti concernenti le misure di contenimento per il diffondersi del coronavirus, le singole Regioni avranno la possibilità di decidere se ampliare o restringere tali misure in base alle valutazioni sui dati epidemiologici dei loro territori.
Per tutte le misure e i protocolli di sicurezza previsti per le singole categorie si rimanda al testo integrale del decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
DPCM_20200517 (pdf)