Gli italiani? Un popolo di santi, di eroi, di navigatori… ma anche di lettori di libri! Secondo i dati diffusi dall’Aie (l’Associazione italiana editori) le vendite dei libri sarebbero cresciute del 47% nei primi cinque mesi del 2021 rispetto ai primi cinque mesi del 2020. Un dato inaspettato che rilancia un settore molto importante dell’economia e della cultura italiane. A determinare il boom della lettura potrebbe aver contribuito il lungo periodo di lockdown, che ci ha costretti in casa. Un “esilio forzato” che ha premiato librerie online, ebook, audiolibri (è scoppiata una nuova “moda”?) e podcast, oltre al tradizionale formato di carta.

Il dato è ancora più significativo se si pensa che la pandemia ha costretto ad annullare molti eventi in presenza e festival per gli editori, forse compensati dal pullulare di eventi online che ha portato maggior pubblico e maggiore visibilità anche a case editrici più piccole. E’ il caso di Bibliotheka Edizioni: la casa editrice romana fondata nel 2014 da Santiago Maradei sta conoscendo un boom senza precedenti, forte di un catalogo molto vario e di filoni apprezzati dai lettori, come la collana dei libri sul cinema.

Maradei, come è nata l’idea di fondare una casa editrice?
È nata dopo tanti anni di esperienza nel settore per conto di terzi. Da lì la voglia di creare un progetto personale e fondere tutte le conoscenze acquisite: così è nata Bibliotheka Edizioni.
Quante pubblicazioni avete realizzato? 
Circa quattrocento, anche se all’inizio abbiamo puntato molto sugli autori
emergenti. Da tre anni a questa parte invece ci siamo assestati sulla pubblicazione di un libro al mese, puntando molto di più sulla qualità e sulla promozione di autori navigati. 
Nei primi mesi del 2021 c’è stato un vero boom dell’editoria con un 47% in più di vendite rispetto allo stesso periodo del 2020. Avete riscontrato un forte aumento anche voi? 
Il numero è reale, bisogna fare però due considerazioni: la prima è che nel 2020 le librerie sono rimaste chiuse per un mese e quindi non hanno prodotto fatturato (tranne ovviamente le librerie online). La seconda invece conferma che “grazie” al lockdown c’è stata una riscoperta della lettura e molte persone che prima non leggevano adesso hanno iniziato a farlo. Speriamo che questa buona abitudine prosegua anche quando la pandemia finirà. 
Il cartaceo resiste o i lettori si sono spostati sul digitale? 
Il cartaceo resiste alla grande, ma il digitale continua a fare numeri importanti. Finalmente credo si sia trovato il giusto equilibrio: nessuno cannibalizza l’altro, anzi, sono complementari. Il lettore abituale ormai ha la capacità di scegliere come leggere a seconda delle circostanze, se è a casa o in viaggio. Chi legge, chi è abituato a farlo, lo fa ovunque, indipendentemente dal modo. 
Il genere preferito dai clienti di Bibliotheka? 
Sicuramente la saggistica e la nostra collana sul cinema hanno riscontrato e
continuano a riscontrare il successo maggiore. 
Le fiere dell’editoria hanno ancora senso? 
Le fiere di nicchia hanno senso, mentre quelle grandi ormai hanno perso fascino. Si dovrebbe puntare molto di più sugli incontri con gli autori, bisognerebbe utilizzare sale e luoghi pubblici per presentare i libri e avere un contatto maggiore con la gente, che apprezza sempre tantissimo il contatto con l’autore.

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