La plenaria del Parlamento europeo ha approvato con 348 voti a favore, 274 contrari e 36 astenuti, la direttiva sul copyright online. Di seguito l’intervento dell’on. Silvia Costa PD/S&D) nell’aula di Strasburgo.
Noi europei dobbiamo avere una grande ambizione con la direttiva sul copyright: far capire al mondo che anche gli attori dell’ecosistema digitale non possono calpestare diritti, violare la dignità delle persone, sfruttare e sottopagare il lavoro di altri, ignorare la fatica di investire in competenze e professionalità, armare campagne diffamatorie contro i rappresentanti dei cittadini quando si toccano i loro interessi commerciali miliardari.
Basta pensare che le due più grandi piattaforme statunitensi, che rastrellano l’80% degli introiti pubblicitari, non restituiscono in compensi adeguati ai titolari dei diritti, agli autori e ai giornalisti. Lo abbiamo spiegato alle grandi piattaforme della Silicon Valley: questa è una battaglia di libertà, di civiltà e di responsabilità. Perché è in gioco la libertà e la diversità culturale, il valore del lavoro intellettuale e creativo, il pluralismo delle testate, il giornalismo di qualità, ma anche la sostenibilità dell’industria culturale e giornalistica europea, la ricerca e l’investimento in nuovi autori, milioni di posti di lavoro per artisti e professionisti della musica, del cinema, dell’audiovisivo e dell’editoria, la sopravvivenza stessa del giornalismo libero e di approfondimento.
Copyright, Costa (Pd): Stiamo difendendo milioni di posti di lavoro https://t.co/pBC83IJfVl
— Silvia Costa (@SilviaCostaEU) 27 marzo 2019
Abbiamo risposto a gigantesche fake news come la limitazione dell’accesso alla cultura: in realtà abbiamo fatto fare all’intera Europa un enorme passo avanti, approvando eccezioni obbligatorie per l’accesso a contenuti in rete per ragioni di istruzione, ricerca e conservazione del patrimonio culturale, abbiamo mitigato la responsabilità delle piccole imprese, abbiamo escluso piattaforme non commerciali come Wikipedia (ma in Italia, Spagna e Germania ingannano le persone), escluso snippet, meme, reso più accessibili ed efficaci gli strumenti di ricorso.
Ai giovani va detto: la vera libertà è la garanzia dell’accesso alla conoscenza non manipolata o omologata e dare valore al lavoro intellettuale anche dei loro coetanei. Significa anche assicurare la certezza della responsabilità di chi ha posizioni dominanti sulla rete e rastrella miliardi di pubblicità su contenuti prodotti da altri senza alimentare la catena del valore. Quindi oggi è un grande giorno per la democrazia e la giustizia in Europa, un esempio per altri continenti, come è stato per il regolamento sulla protezione dei dati (GDPR).