Pier Paolo Baretta non ce l’ha fatta. Il sottosegretario al Mef e fondatore di Res si è dovuto arrendere al primo turno nell’elezione per il sindaco di Venezia. Brugnaro è stato confermato primo cittadino della città lagunare, spinto dall’apporto determinante di Zaia.
Di seguito il saluto di Baretta.
Ringrazio gli elettori che hanno condiviso la nostra battaglia, i candidati e le forze della coalizione che l’hanno sostenuta con passione e i volontari che l’hanno fatta camminare sulle loro gambe.
L’impegno continua. Porteremo la nostra visione e le nostre proposte in Consiglio comunale, con un’opposizione rigorosa, ma costruttiva; ed in città, con la massima presenza, continuando a lavorare per garantire ai cittadini una migliore qualità di vita e una prospettiva di futuro.
I problemi che Venezia dovrà affrontare sono numerosi e molto impegnativi e ci sarà bisogno di una visione di città dal respiro più ampio rispetto a quella praticata fino ad oggi. Auguro quindi al sindaco eletto un buon lavoro.
L’apporto dei voti di Zaia, che ieri ha raccolto un ampio consenso in Comune con la propria lista, è stato determinante sia per il risultato complessivo sia per quello della lista del Sindaco. Nonostante ciò, non c’è stato il plebiscito annunciato e l’articolazione del voto nelle varie zone e quartieri della città merita di essere analizzata sia dalla maggioranza che da noi.
Si apre una fase nuova della vita politica veneziana. Noi, in poco tempo, con mezzi modesti e in una situazione inedita dettata dal Covid, abbiamo dato vita a una campagna elettorale fondata sull’ascolto, sulla presenza, sui contenuti e i progetti per Venezia, partendo da una differenza di consensi che era considerata inizialmente incolmabile. Di fronte a questa difficile condizione di partenza, abbiamo acceso speranze e liberato energie che hanno dato vita a una bella pagina della politica veneziana.